Canyoning mithbusters

Parafrasando la nota trasmissione televisiva, con questo scritto vogliamo dare il via a una serie di articoli che passano in rassegna alcune consuetudini molto diffuse nel mondo del canyoning, per verificare se effettivamente hanno un loro motivo d’essere, o se si tratta di miti da sfatare.

Uno dei primi macro-argomenti che abbiamo affrontato è quello delle chiavi di bloccaggio in sosta.

Nel canyoning moderno, sia sportivo sia professionale, uno degli elementi indispensabili è la possibilità di svincolare un compagno o un cliente che si trova in difficoltà, per portarlo verso il basso. L’utilizzo delle svincolabili – in questo caso ci concentreremo sulle svincolabili dall’alto – presuppone che ci siano un sistema di blocco (sbloccabile) e un freno (per poter svincolare una persona appesa).

Quello su cui ci concentreremo nei prossimi articoli, saranno proprio le chiavi di blocco e la loro funzionalità.

Lo spunto l’abbiamo avuto da una ricerca condotta recentemente dalla FFS (Fédération Française de Spéléologie) in collaborazione con il CREPS, l’organo istituzionale del Ministero dello Sport Francese, che si occupa della formazione delle guide e della definizione di norme tecniche per il canyoning. 

Partendo dai risultati di questo studio, l’attività di ricerca del nostro Centro Nazionale Formazione Guide Canyoning (l’organo tecnico/formativo di ENGC) si è concentrata sulla replicazione dei test che sono più interessanti per il mercato italiano e sulla realizzazione di ulteriori prove su dispositivi che non sono stati testati dai francesi. In particolare, abbiamo testato  le diverse chiavi di blocco dell’OKA, un discensore molto diffuso in Italia, su diverse configurazioni.

Otto/OKA foro grande

 

Partiamo da una configurazione che viene utilizzata solitamente con due discensori: il classico otto e l’OKA della Kong. 

La chiave che abbiamo testato è chiamata “otto foro grande” ed è realizzabile con caratteristiche simili sia per l’otto sia per l’OKA.

Seguendo le indicazioni e i test FFS che hanno indagato la funzionalità di questa configurazione e considerando un carico di 300 kg come limite accettabile di tenuta della chiave, nelle diverse prove che abbiamo effettuato abbiamo riscontrato che la stessa comincia a scorrere tra gli 80 e i 150 kg di carico. Di fatto, sono stati confermati i risultati della FFS, che hanno rilevato uno scorrimento in alcuni casi già a 50 kg.

Su questo aspetto c’è da aggiungere una considerazione. I test da noi effettuati su questa configurazione, presso i laboratori materiali di Costacciaro e di Padova, hanno dato risultati contrastanti. Quasi tutte le prove hanno avuto esiti differenti, con una tenuta della chiave fino a una tensione di picco estremamente variabile (dagli 80 ai 350 kg, indipendentemente dalla corda utilizzata) e un successivo scorrimento a un valore di circa 50 kg. La spiegazione che ci siamo dati, da verificare con ulteriori test, è che piccole differenze nel confezionamento della chiave influiscono nella tenuta della stessa; una volta persa la tenuta, tuttavia, la chiave funziona molto più come dissipatore piuttosto che come sistema di blocco

 

 

 

 

Sono state utilizzate diverse corde per tutti i test. In particolare Beal Aquaram 9,6, Petzl Club 10, Beal Spelenium 8,5, Korda’s Fina 8,5, Petzl Push 9 ed Edelrid Performance Static 9. I risultati riscontrati sono stati mediamente simili con i diversi tipi di corda, sia con l’otto sia con l’OKA.
Per fare una controprova abbiamo provato a chiudere la chiave con le due corde incrociate e non appaiate, senza notare particolari differenze nella tenuta della chiave.
Avendo utilizzato un dispositivo prodotto dalla Kong che prevede espressamente questo tipo di blocco, abbiamo informato immediatamente la ditta produttrice che ha provveduto a effettuare i test con i seguenti risultati:

Prova di trazione nella configurazione di bloccaggio definita in fig.18 [del manuale utente NdR], con corde statiche diametro 10 e 12 mm,  ottenendo i seguenti risultati:

  1. Corda statica diametro 10 mm: scorrimento della corda a 225 kg (report test n. 23100055),
  2. Corda statica diametro 12 mm: nessuno scorrimento della corda.
  3. Corda statica diametro 12 mm: scorrimento della corda a 444 kg (report test n. 23100057), 
  4. Corda statica diametro 12 mm: scorrimento della corda a 566 kg (report test n. 23100058)

I risultati molto altalenanti delle prove di trazione sono influenzati dal posizionamento dello spezzone di corda libera:

  • nella prova b) (foto 2) lo spezzone di corda libera è rimasto bloccato nella zona del collo dell’OKA dallo spezzone in tiro >>> rottura del dispositivo,
  • nella prova c) (foto 4) lo spezzone di corda libera non è rimasto bloccato in nessuna zona >>> scorrimento corda 444 kg,
  • nella prova d) (foto 5) lo spezzone di corda libera non è rimasto bloccato nella zona sotto la scritta OKA >>> scorrimento corda 566 kg.

Come è possibile vedere dalle prove effettuate dal laboratorio della Kong e dalle foto delle due configurazioni, al di là dello scarso utilizzo delle corde da 12 mm in ambito torrentistico, il probabile scorrimento della corda al di sotto dei 300 kg di tensione è influenzato in modo importante dal posizionamento delle corde nel confezionamento della chiave. L’unica prova in cui non si è prodotto alcuno scorrimento (prova b – corda bianca dell’immagine) è stato determinato dalla compressione della corda in tensione sulla corda libera (che consideriamo “corda di manovra”). Questo aspetto, se da un lato ha determinato la tenuta della chiave, dall’altro impedisce qualsiasi manovra di svincolo, cosa che rende il sistema inutilizzabile.

Rispetto alla configurazione “foro grande”, i test francesi fatti esclusivamente sull’otto, prevedevano anche:

  1. la valutazione della capacità di svincolo sotto carico (statico e dinamico)
  2. la velocità di svincolo a chiave aperta con persona in pozza
  3. forza necessaria per tenere la corda sotto carico con chiave aperta

Questo tipo di configurazione ha superato solo l’ultima prova, ma non le precedenti.

Conclusioni

Obiettivo: funzionalità della chiave “otto foro grande” su discensore a otto e su OKA

Standard di riferimento: FFS-CREPS 2021

Risultati

I dati ottenuti ci dicono che questo tipo di configurazione, montata sia su otto classico sia su OKA, non soddisfa gli standard di sicurezza adottati.
L’analisi dei dati, estrapolati dalla ricerca FFS e dai test effettuati direttamente sia presso il CENS di Costacciaro sia presso la torre di Padova, ci inducono a consigliare l’utilizzo di chiavi di blocco alternative in ambito sportivo e professionale.


Questa chiave è presente sul bugiardino (user manual) dell’OKA (figura 18 del manuale – vedi immagine). Abbiamo provveduto ad avvertire la ditta produttrice cui abbiamo inviato tutti i dati in nostro possesso.

Disclaimer

Tutti i test sono stati effettuati con materiale nuovo (corde e discensori) in modo da garantire una riproducibilità degli stessi.
Tutte le spese relative ai test e al materiale utilizzato nelle prove effettuate a Costacciaro e a Padova sono state sostenute da ENGC.
Le spese relative ai test e al materiale utilizzato nelle prove effettuate a Monte Marenzo sono state sostenute da Kong.
Nell’utilizzare i dispositivi di protezioni individuale e altri dispositivi tecnici, si raccomanda sempre di leggere con attenzione il manuale d’uso.
Nel caso di illustrazioni presenti sul manuale, verificare le specifiche d’uso che potrebbero limitarne un particolare utilizzo.

Nel caso di incongruenze, si raccomanda di contattare direttamente il produttore o di inviare una mail a formazione@engc.it, in modo da eseguire dei test ed eventualmente contattare il produttore.

Fonti

  • Ricerca effettuata dalla FFS/CREPS
  • Test effettuati presso il Laboratorio prove materiali del Centro Ricerche Attrezzature Speleoalpinistiche e Canyoning (CRASC) di Costacciaro il 16 febbraio 2023
  • Test effettuati presso laboratorio Kong Italia a Monte Marenzo (LC) il 17 febbraio 2023 comunicati via e-mail
  • Test effettuati in presenza presso laboratorio Kong Italia a Monte Marenzo (LC) il 20 marzo 2023
  • Test effettuati presso il Centro Studi Materiali e Tecniche “La Torre” di Padova il 13 aprile 2023

Credits

Le immagini sono state scaricate dal sito della Kong o dal manuale d’uso dell’OKA.
Le foto sono relative ai test effettuati da Kong presso il laboratorio aziendale.
I video sono stati effettuati durante i test indicati nelle fonti.