Quali sono i principali pericoli nel canyoning e come prevenire gli incidenti

I tuffi, i toboga e le discese in corda fanno del canyoning un’attività estremamente ludica, tuttavia non bisogna dimenticare che i canyon sono ambienti remoti e selvaggi. È necessario quindi prendere tutte le precauzioni necessarie per vivere un’esperienza di canyoning in maniera assolutamente sicura.

Il canyoning è un’attività divertente ma che può diventare pericolosa se non si rispettano alcune regole basilari.

Ecco i 10 comandamenti per ridurre il rischio di incidenti nel canyoning

1 – Valutare il proprio livello di preparazione tecnica e fisica

Se si è principianti o inesperti e si vuole affrontare un’escursione di canyoning è sempre meglio rivolgersi ad una Guida professionista, comunicando il proprio livello e le proprie condizioni fisiche, in modo da essere guidati nella scelta di un percorso adatto al proprio livello.

Per diventare torrentisti esperti è necessario seguire una seria e completa formazione, informarsi sulla possibilità di frequentare corsi di canyoning presso professionisti, club o associazioni potrebbe essere un buon inizio per raggiungere l’autonomia.

2 – Scrupolosa preparazione dell’escursione, se si è esperti.

Nella scelta del percorso sarà fondamentale valutare il livello fisico e tecnico dei partecipanti, la lunghezza e le difficoltà tecniche del canyon e le condizioni ambientali, in particolare portata idrica, temperatura dell’aria e dell’acqua.

Gli incidenti e i quasi incidenti sono spesso il risultato di decisioni sbagliate, prese prima dell’escursione

Gli errori più comuni sono:

  • il canyon è troppo tecnico per le persone con meno esperienza
  • il percorso è troppo lungo per persone meno sportive
  • l’acqua è troppo fredda per i bambini
  • scarsa conoscenza del percorso

3 – Evitare i rischi di piene improvvise

Per evitare di rimanere intrappolati in caso di alluvione in un canyon, è necessario analizzare una serie di parametri:

  • osservare le previsioni meteorologiche previste per il giorno dell’escursione e quelle dei giorni precedenti, in particolare evitare le giornate con forti temporali (pericolo di piene improvvise), giornate particolarmente fredde (pericolo di ipotermia) e giornate particolarmente ventose (pericolo di caduta sassi);
  • utile valutare anche il meteo del giorno successivo: se si rimane bloccati nel canyon è necessario avere un’idea dell’evoluzione del meteo;
  • valutare sempre la portata idrica iniziale e rapportarla alle dimensioni e alla natura del bacino idrografico che alimenta il canyon;
  • verificare la presenza di bacini idrografici artificiali ed eventualmente contattare i gestori per ottenere informazioni circa i livelli idrici del bacino, il funzionamento delle chiuse e l’eventuale programmazione di aperture straordinarie delle paratie.

4 – Scelta di attrezzatura adeguata

Per praticare canyoning in tutta sicurezza, occorre ovviamente anche attrezzatura personale adeguata.

Muta umida, semistagna o stagna: ha la funzione di proteggere dal freddo e di fornire calore. Per questo motivo devono essere in buone condizioni e indossate correttamente. Una muta con un grosso buco o di taglia troppo grande o piccola non farà il suo dovere e potrebbe esporre concretamente a rischio di ipotermia.

Scarpe: devono avere una buona presa sulla roccia per evitare di scivolare e devono sostenere correttamente la caviglia per evitare distorsioni.

Alcuni marchi hanno sviluppato calzature per il canyoning, ma gli appassionati occasionali dovranno accontentarsi di scarpe da trekking o sportive, evitando le suole lisce.

Imbracature, corde e moschettoni: devono essere in perfetto stato. Questo per garantire la sicurezza durante la discesa in corda o i passaggi lungo i mancorrenti.

Casco: nel canyoning è obbligatorio, oltre a proteggere la testa a seguito di cadute è utile anche in caso di caduta di sassi, deve essere omologato per il canyoning/alpinismo (no rafting, canoa o equitazione).

Infine è fondamentale portare con sé un kit di pronto soccorso ed avere i mezzi di comunicazione necessari per chiamare i soccorsi in caso di emergenza, come un telefono cellulare o una radio.

5 – Fare attenzione ai pericoli legati all’acqua

L’acqua è senza dubbio l’elemento più importante nel canyoning. Tuttavia, lo stesso fiume può apparire innocuo in una parte ampia del percorso e diventare molto pericoloso quando il canyon diventa stretto o sotto l’effetto di una cascata.

Le correnti, i rulli o le pozze rotanti vanno gestite e affrontate con decisione e conoscenza dei movimenti d’acqua, prestare molta attenzione a nicchie, sifoni o ostacoli sommersi che possono essere invisibili dalla superficie e causare annegamenti.

Anche la gestione della corda deve essere ben controllata nella corrente per evitare di rimanere bloccati o di perdere la presa.

Se la corrente è troppo forte per scendere in corda da una cascata, utilizzare una calata guidata o cercare un passaggio alternativo

6 – Valutare accuratamente le pozze d’acqua prima di tuffare

Il salto di canyoning è probabilmente il tipo di ostacolo più atteso e adrenalinico ma è anche quello che provoca più incidenti infatti secondo le statistiche quasi il 47% degli incidenti avviene durante il salto. È quindi opportuno smettere di saltare nel canyoning? Ovviamente no. Innanzitutto, bisogna essere progressivi nell’altezza e nella difficoltà dei salti, si suggerisce di iniziare con salti di un paio di metri e salire gradualmente, saltando sempre e solo se ci si sente a proprio agio.

Un leader non deve mai forzare una persona a saltare e deve sempre suggerire un piano B, tipo un salto più piccolo, una discesa in corda o l’aggiramento del salto stesso. Anche se l’incoraggiamento permette a una persona meno coraggiosa di andare oltre i propri limiti, bisogna sempre pensare alle conseguenze di un salto eseguito male.

Il leader o la Guida deve sempre essere in grado di valutare il livello del partecipante e chiedersi se è in grado di saltare.

Inoltre, è necessario prestare la massima attenzione alla profondità del bacino ed alla presenza di ostacoli sommersi, tipo rocce o tronchi incastrati, soprattutto perché le condizioni possono variare da un giorno all’altro, ad esempio in seguito a un’alluvione.

Ecco alcuni consigli su come migliorare la tecnica di salto ed evitare di farsi male quando si effettua un salto di canyoning:

  • prima di saltare e all’inizio del salto, osservare il punto di ingresso in acqua, verificare l’aderenza del piede di stacco, quindi spingere con la gamba posteriore per saltare;
  • in aria, mantenere il corpo dritto, usando le braccia per gestire il peso e le braccia per controllare l’equilibrio;
  • prima di entrare in acqua, rimanere in posizione eretta, portare le braccia vicino al corpo poco prima di entrare in acqua, tenere le gambe unite con le ginocchia leggermente piegate e i piedi piatti per attutire l’impatto;
  • quando si entra in acqua, espirare dal naso e lasciarsi sollevare in superficie mentre si nuota verso l’alto.

7 – Fare attenzione nell’affrontare i toboga

Come il tuffo, anche il toboga è divertente ed emozionante, ma un’esecuzione scorretta può portare a lesioni, quindi è importante mantenere una postura corretta: sdraiarsi dritti, mantenere i piedi uniti e le braccia incrociate davanti al petto.

Infine, come detto precedentemente per i tuffi, è necessario verificare sempre la profondità della vasca di ricezione ed alla presenza di ostacoli sommersi, tipo rocce o tronchi incastrati, soprattutto perché le condizioni possono variare da un giorno all’altro, ad esempio in seguito a un’alluvione.

8 – Tenere la corda durante la calata

La discesa in corda è un ostacolo molto più impressionante del tuffo in quanto le altezze variano da pochi metri fino a decine di metri di altezza, in alcuni casi anche a centinaia di metri.

Per la discesa in corda nel canyoning è necessario conoscere diverse tecniche per garantire la massima sicurezza e sapersi adattare sia al tipo di ostacolo che al grado di preparazione dei compagni.

Inserire sempre la corda nel discensore e saper scegliere il freno più adeguato.

La calata deve essere sempre interamente svincolabile in modo da permettere al leader di sosta di calare una persona eventualmente bloccata su corda.

L’estremità della corda deve raggiungere la base del salto, nel caso in cui non fosse possibile, allora si rende necessario confezionare un nodo sul capocorda per evitare che fuoriesca accidentalmente dal discensore.

Se la corda arriva in acqua allora è consigliabile a filo d’acqua per evitare di rimanere bloccati una volta raggiunta la pozza sottostante, in modo tale che esca da sola dal discensore.

Il nodo di capocorda può essere utile anche in caso di pozze vorticose, in modo da portare la corda fuori dalla pozza e per poter intervenire velocemente sui compagni in difficoltà.

Adottare tecniche di autoassicurazione nel caso in cui insorgano dubbi sulle capacità proprie o di un compagno di controllo della discesa.

La lunghezza della corda necessaria per l’escursione deve essere almeno il doppio della verticale più alta.

È indispensabile portare con sé anche una corda di riserva. A seconda delle dimensioni del gruppo, è opportuno utilizzare corde supplementari per attrezzare o raddoppiare ogni calata, in modo da essere più veloci nella progressione.

9 – Rimanere idratati e mangiare correttamente

Come in ogni altro sport, anche nel canyoning l’idratazione è molto importante, soprattutto perché non si avverte necessariamente la sete quando si procede in un ambiente molto umido. È necessario anticipare la sensazione di sete prima di disidratarsi: portare con sé una riserva d’acqua e bere il più possibile man mano che si procede nel canyon.

La disidratazione può determinare un peggioramento delle capacità cognitive, che a loro volta possono essere all’origine di incidenti, infatti una volta disidratati ci si può sentire stanchi, meno concentrati e soggetti a crampi.

Fare attenzione alla tentazione di bere l’acqua del canyon, anche se è limpida non significa che sia potabile.

Il canyoning richiede molte energie, soprattutto perché l’acqua fredda aumenta il consumo di calorie. Per questo motivo è necessario mangiare bene prima dell’uscita, ad esempio con un buon pasto la sera prima ed una colazione importante la mattina, lasciando il tempo necessario per la digestione.

Infine, durante la discesa, fate qualche pausa per mangiare barrette energetiche o frutta secca, fonti di zuccheri rapidi.

10 – Rispetto delle regole di sicurezza

In Italia il canyoning è libero: non è necessario chiedere alcun permesso per entrare in una forra. Nonostante questa libertà, è fondamentale essere consapevoli dei pericoli e dei rischi che comporta l’ingresso in un canyon, è quindi molto importante essere formati e informati per non mettere a repentaglio la propria sicurezza e quella dei compagni.

È inoltre necessario assicurarsi di seguire le più basilari regole di sicurezza, prima fra tutte lasciar sempre detto a qualcuno dove si svolgerà l’escursione, il numero di partecipanti e l’orario previsto per l’uscita. Evitare assolutamente di affrontare un’escursione di canyoning in solitaria, anche un banale incidente potrebbe avere conseguenze molto gravi.

I principianti sono invitati a rivolgersi a un professionista se vogliono scoprire il canyoning in tutta sicurezza, un professionista ENGC è preparato e formato per poter gestire un gruppo di neofiti in qualsiasi tipo di situazione.