I percorsi formativi proposti da ENGC sono suddivisi in unità formative e moduli, al termine dei quali sono previste, una serie di prove e valutazioni che, una volta superate con successo, permetteranno agli studenti di acquisire i differenti livelli professionali previsti dall’Ente.
La finalità dell’esame è valutare se le competenze apprese sono sufficienti per ritenere acquisito l’argomento trattato durante le sessioni formative, esattamente come avviene in una qualsiasi scuola.
Il Centro Nazionale Formazione Guide Canyoning (CNFGC), la scuola di formazione di ENGC, adotta criteri di valutazione chiari, semplici e condivisi, in modo da garantire equità e correttezza nelle valutazioni.
Che caratteristiche hanno i criteri di valutazione che adotta ENGC?
Per definizione un “criterio” è una serie di misure con le quali vengono confrontati i risultati ottenuti da un test. Scopo del criterio è stabilire se questo test misuri correttamente i tratti o gli attributi che si proponeva di misurare e con quanta precisione lo faccia.
I criteri devono essere chiari e condivisi, cioè ogni allievo viene preventivamente informato circa i metodi, le regole ed i principi su cui si basa la valutazione a cui sarà sottoposto.
Il giudizio deve essere equo, imparziale ed ovviamente il più possibile oggettivo, ossia privo di pregiudizi che potrebbero condizionare fortemente la valutazione e indurre quindi in errore l’esaminatore.
Il risultato deve essere misurabile e perciò quantificabile, ossia deve avere la possibilità di essere calcolato con criteri univoci e il più possibile precisi ed espresso preferibilmente con un numero.
La volontà dei formatori del CNFGC è quella di essere trasparenti e imparziali, di avere strumenti di valutazione chiari e semplici e di esprimere giudizi sempre condivisi, in modo da garantire la maggior correttezza ad ogni evento valutativo.
In pratica come viene valutato un allievo?
Per ogni modulo di formazione è prevista una prova pratica in ambiente ed un test scritto a risposte chiuse.
Sulla base dei risultati ottenuti nelle due prove verrà compilata una schede di valutazione: una griglia suddivisa in righe e colonne, sulle righe viene riportato ogni singolo argomento oggetto di valutazione, nelle colonne gli esiti ottenuti.
Tre sono gli esiti possibili: non acquisito, acquisito, oppure da migliorare.
Se tutti gli esiti sono tutti “acquisiti” ovviamente il candidato avrà superato a pieni voti la prova.
Un solo argomento valutato come “non acquisito” potrebbe essere motivo di bocciatura, in questo caso il candidato sarà invitato a ripetere l’esame e/o sia la formazione inerente all’argomento “non acquisito” e/o l’esame in un secondo tempo. Ci sono due tipologie di elementi che entrano in valutazione:
- elementi, tecniche e/o situazioni che sono considerate essenziali (la mancata acquisizione dell’elemento potrebbe creare un danno immediato): in questo caso basta un solo “non acquisito” per ripetere l’esame
- elementi, tecniche e/o situazioni che sono considerate NON essenziali (la mancata acquisizione dell’elemento non crea un danno immediato): in questo caso servono più “non acquisito” per ripetere l’esame
Nel caso di 3-5 argomenti che risultino “da migliorare” (anche in questo caso si dividono in essenziali e non essenziali), il candidato sarà invitato a ripetere solamente l’esame anche il giorno seguente, in modo da eliminare qualsiasi dubbio da parte dei docenti relativi alla preparazione del candidato stesso.
Se gli argomenti con esito dubbio iniziano ad essere tre o più, soprattutto se elementi essenziali, allora il collegio dei formatori potrebbe consigliare di ripetere parte del modulo formativo, in modo da colmare le lacune dimostrate.
Come fanno i valutatori a dare un giudizio?
In occasione delle verifiche pratiche in ambiente saranno presenti sempre almeno 2 valutatori (2 Formatori, oppure un Formatore ed una Guida Canyoning) che osserveranno l’operato del candidato annotando eventuali imprecisioni o argomenti per successivi chiarimenti su di un blocchetto oppure scattando fotografie.
Il giudizio finale verrà espresso dopo un confronto fra i 2 valutatori che dovranno accordarsi sull’esito di ogni singolo argomento oggetto di valutazione. In caso di giudizi palesemente discordanti, verrà coinvolto il candidato per argomentare la scelta effettuata durante l’esame.
Durante la prova il valutatore interviene esclusivamente per impedire errori che potrebbero portare ad incidenti o che si rivelino scelte rischiose.
Gli esaminatori sono preparati e capaci di valutare correttamente?
Esperienza e conoscenza della materia trattata sono garanzia di un profilo di qualità dei formatori CNFGC.,
Gli attuali formatori CNFGC vantano una comprovata esperienza nell’ambito dell’insegnamento sportivo, nella formazione professionale e nei processi di assessment in diversi ambiti organizzativi. Il processo di valutazione è stato procedimentalizzato in modo da essere influenzato il meno possibile da bias cognitivi o pregiudizi. Tutti i valutatori, infatti, sono dotati di una griglia di valutazione che permette una rapida annotazione di quanto accade durante la valutazione.
Inoltre, il percorso interno per diventare formatori si concentra sulle competenze relazionali necessarie per svolgere la specifica mansione di facilitatore (durante la fase di apprendimento) e di valutatore (in occasione degli esami).
È possibile per un allievo giudicare l’operato dei valutatori?
Anche i formatori sono soggetti a giudizio da parte degli studenti, sono previste delle schede di valutazione che verranno compilate in modo del tutto anonimo dagli allievi.
L’obiettivo è verificare se i formatori hanno rispettato i criteri stabiliti dalla scuola CNFGC, facilitare la correzione di eventuali scostamenti dalle linee guida, ed eventualmente favorire modifiche o miglioramenti ai criteri stessi.
Conclusioni
La volontà di esprimere giudizi corretti ed equi è il principio fondamentale che il CNFGC intende adottare.
I formatori, nel limite delle umane possibilità, si impegnano ad operare sempre in maniera leale, con assoluta serenità ed onestà intellettuale.