Il percorso formativo per diventare Accompagnatore Canyoning (AC) o Guida Canyoning (GC) prevede una preventiva verifica di alcuni requisiti e una valutazione delle competenze già acquisite e quelle da acquisire per accedere a un percorso formativo personalizzato.

Ci sono due strade possibili: partecipare a una Verifica delle Competenze (VerC) oppure fare una Richiesta di Verifica dell’Equipollenza (RiVE).

In questo articolo ci concentriamo in particolare sulla seconda strada.

La verifica dell’Equipollenza (RiVE)

Questa domanda è indicata per chi già opera come professionista oppure per chi possiede precedenti titoli che garantiscano il possesso di parte o di tutte le competenze previste dal percorso di AC o GC ENGC.

In questo caso, a seguito della richiesta e dell’analisi della documentazione presentata, ci potrebbero essere differenti esiti:

situazioneesito
Il candidato/a dimostra di avere una qualifica pari o superiore all’AC, con un percorso formativo coerente con quello proposto da ENGCIl candidato/a ottiene l’attestato di AC ENGC
Il candidato/a dimostra di avere una qualifica pari alla GC, con un percorso formativo coerente con quello proposto da ENGCIl candidato/a ottiene l’attestato di GC ENGC
In tutti gli altri casi di difformità tra la documentazione presentata e le effettive competenze necessarie per diventare AC o GCIl Centro Nazionale Formazione Guide Canyon (CNFGC) organizzerà una Verifica dell’Equipollenza molto più approfondita per fare una valutazione puntuale del livello di competenza dei candidati con diversi possibili risultati: 1) conferma del livello AC; 2) conferma del livello GC; 3) conferma parziale di alcune competenze, non si ottiene alcun attestato.

La Verifica dell’Equipollenza è un esame che si tiene su tre o quattro giorni con l’obiettivo di fare una valutazione approfondita di tutte le competenze (avanzate e di base) possedute dal/la candidato/a, che non è stato possibile verificare in altro modo. 

Potrebbe essere il caso, ad esempio, di un professionista straniero il cui percorso professionale e formativo è differente o inferiore a quello previsto per le GC ENGC.

Oppure di un professionista Italiano in possesso di un titolo o qualifica nel settore turistico/escursionistico che già da anni opera sul mercato e ha una profonda conoscenza dell’approccio e delle manovre utilizzate dai professionisti ENGC.

Le prove sono divise in diverse sessioni:

  1. capacità di movimentazione su corda su un percorso a secco che può prevedere:
    • passaggi su mancorrenti 
    • risalita/inversione su singola e doppia
    • superamento del nodo
    • superamento di un deviatore
    • uso delle longe
  2. progressione in ambiente in un canyon di elevata difficoltà
  3. verifica delle competenze di soccorso base e avanzato
  4. prove di nuoto in acqua bianca
  5. accompagnamento in ambiente in un canyon di elevata difficoltà
  6. progetto di insegnamento
  7. prova scritta su tutte le materie del corso (circa 100 domande su tutti i moduli formativi)
  8. analisi del CV
  9. discussione del progetto finale

 

Di fatto, chi partecipa alla verifica dell’equipollenza dovrà sostenere, in modo molto serrato, tutte le verifiche e gli esami previsti per gli AC e per le GC.

Alla fine della verifica, sarà assegnato – a insindacabile giudizio del CNFGC – l’attestazione di completamento ovvero un percorso formativo personalizzato da effettuare secondo il calendario ENGC, con l’eventuale completamento del curriculum torrentistico e del progetto finale (obbligatorio per tutte le GC).

Attenzione alle differenze

Ad uno sguardo poco attento potrebbe sembrare più furbo fare il RiVE per cercare di ottenere la posizione più alta possibile in merito al livello di GC. Tuttavia, se non si hanno competenze adeguate, la partecipazione alla Verifica dell’Equipollenza potrebbe diventare un boomerang.

L’elevato numero di manovre che potranno essere verificate, il livello di prestazione richiesta e i tempi serrati ne fanno un evento molto impegnativo. Il peso di ogni possibile mancanza, in questo caso è più elevato rispetto al VerC, cosa che potrebbe pregiudicare l’intera verifica. 

Inoltre, per chi mira ad ottenere la qualifica di GC, oltre alle competenze tecniche richieste, dovrà preparare un documento (progetto finale) che illustri nel dettaglio un piano di sviluppo imprenditoriale o un piano di sviluppo della disciplina.

La richiesta di partecipare alla Verifica dell’Equipollenza, inoltre, prevede il pagamento delle spese da parte dei partecipanti (docenti + spese organizzative).

Se vuoi saperne di più del percorso per diventare GC, vai all’articolo Il percorso formativo della Guida Canyoning – Maestro di Torrentismo ENGC.

Se, invece, sei interessato all’ingresso in formazione attraverso la Verifica delle Competenze, leggi l’articolo Accesso in formazione: VerC.

Per conoscere come sarai valutato vai all’articolo Sessioni di verifica e criteri di valutazione ENGC